“Era il luogo più grazioso e più misterioso che si possa immaginare. L’alto muro che lo circondava era coperto da steli, privi di foglie, di rosai rampicanti, fittamente intrecciati tra loro.”
“Il giardino segreto” di Frances Elisa Hodgson Burnett
Il giardino nascosto all’interno del Palazzo Gatti Casazza ricorda Il giardino segreto descritto nel romanzo della Burnett: il sentiero è impercettibile, l’edera si è impossessata del terreno e corre lungo i tronchi di alberi centenari. Se si è fortunati si può fare la conoscenza di Gelsomina, una tartaruga di terra che vive qui da più di 90 anni.
È così che Mary Lennox inizia a descrivere il suo giardino segreto…
Il giardino che ospita Villa Horti della Fasanara è un giardino in stile inglese: numerose rose rampicanti dominano un gazebo appena accennato.
L’appellativo Horti della Fasanara deriva dalla caccia al fagiano che un tempo i nobili praticavano in questo giardino e che oggi si estende per quasi un ettaro.
Devo ammettere che questo romanzo mi ha emozionata sin da bambina e mi ha aiutata a sviluppare un rapporto profondo con la natura e le piante.
L’orto botanico universitario si trova all’interno del Palazzo Turchi di Bagno, ed ospita circa settecento specie di piante differenti. Le tre serre ospitano gli esemplari che necessitano di un microclima particolare.
Nei miei viaggi cerco sempre la natura, i boschi, le piante, come se per me fossero una calamita: ogni qualvolta ne incroci uno, provo una sensazione di pace e di quiete interiore, difficile da spiegare a parole. Così ho iniziato a fotografare queste meraviglie.
Dal 1989 un solo giardiniere è incaricato della cura del complesso abitativo La Vigna, in modo da preservare l’uniformità del parco.
Il “condominio” La Vigna confina su un lato con il cimitero monumentale della Certosa e possiedono un territorio verde molto esteso.
Gli alberi che accompagnano il sentiero del complesso regalano colori autunnali anche in primavera grazie alle loro rosse foglie.
L’architetto Orlando Veronese decise di piantare all’interno del suo giardino un esemplare di frassino, ma addossato all’edificio principale. Il nipote Giulio, oggi giardiniere a Fukuoka, in Giappone, è molto affezionato al platano e alla siepe di ligustro, che il nonno cimava un tempo con le sue cesoie.
Il weekend dell’11 e 12 maggio nella mia città si terrà una manifestazione a cui tengo tantissimo e per la quale mi sto preparando proprio in questi giorni: Interno Verde.
Palazzo Santini Sinz nasce nel ‘400 e da allora ha subito notevoli modifiche: la prospettiva venne smontata negli anni Settanta e ricollocata dove la vediamo oggi.
La particolarità verde di Palazzo Santini Sinz è data dal raro esemplare di kiwi centenario che si arrampica sulla terrazza balaustrata e la ombreggia.
Interno Verde è una manifestazione giunta alla sua quarta edizione, che permette a chiunque sia incuriosito, di visitare i giardini privati del nostro centro storico.
I visitatori più curiosi potranno quindi entrare nelle corti rinascimentali, rilassarsi nelle oasi zen, piuttosto che camminare in mezzo ad arboreti nascosti da alte mura di cinta o da vecchi palazzi signorili.
Ogni giardino ha la sua storia e sono tutti da scoprire.
In queste settimane condividerò alcune delle foto scattate durante le precedenti edizioni.
Sono certa che vi farà venir voglia di partecipare!
Casa Hirsch ha una storia ricca ed emozionante. Costruita da Teresa Spadoni ed acquistata dall’industriale ebreo Renato Hirsch, vantava un parco di dimensioni simili a quello di Palazzo Massari. Si pensa che proprio a questo parco lo scrittore Giorgio Bassani si ispirò per “Il giardino dei Finzi-Contini” e che su Renato Hirsch delineò il personaggio del dottor Herzen. Hirsch, minacciato dal regime fascista, fu costretto a cedere i suoi possedimenti. Il frazionamento della proprietà inizio nel ’42 e varie compravendite portarono allo smembramento della proprietà. Della struttura originale rimane ben poco: il muro merlato, il gazebo e gli arredi in pietra, il pozzo, le colonne e i capitelli.
Quali sono i miei preferiti? Beh, difficile dirlo. Ne ho visitati tantissimi, quasi tutti, e vi posso garantire che è un’ardua impresa: ogni anno ce ne sono decine di nuovi.
Devo ammettere che utilizzare la bicicletta per spostarsi tra un giardino e l’altro aiuta ad accorciare i tempi ed ottimizzare le distanze.
Il centro sportivo “Tennis Club Marfisa” sorge sul terreno che un tempo collegava Palazzo Bonaccossi e Palazzina Marfisa, precedentemente destinato alla coltivazione di piante da orto e frutteti. Tra i giocatori storici vanno menzionati il regista Michelangelo Antonioni e lo scrittore Giorgio Bassani, che si ispirò alle partite disputate nel Tennis Club per descrivere i protagonisti de “Il giardino dei Finzi-Contini”.
Grazie ad Interno verde possiamo scoprire alberi secolari, piante insolite e rare, giardini nascosti da fitte siepi, e perché no, persino abitanti insoliti.
In via Terranuova si trova un giardino tra i più tappezzati di fiori. A sorvegliarvi si trovano un ginkgo biloba e un eccezionale albero di Giuda: la sua circonferenza misura più di 4 metri ed è considerato tra i più grandi esemplari d’Europa.
Numerose le varietà di rose che alternano le loro fioriture durante tutto l’anno.
Iris blu, rose bianche e rosse e gelsomino rampicante.
Ma come partecipare? Semplice. I biglietti si possono acquistare online o nei punti d’interesse segnalati.